Ricostruzione del legamento crociato anteriore: si può rompere il nuovo LCA?
I pazienti sottoposti a ricostruzione del legamento crociato anteriore in artroscopia presentano un certo rischio di nuova rottura del legamento ricostruito. Facciamo chiarezza
La ricostruzione del legamento crociato anteriore e soprattutto la possibilità di una rottura del LCA ricostruito è sono argomenti sui quali è bene fare un po’ di chiarezza.
Facciamo però un passo indietro e iniziamo col dire che quando un paziente lesiona il legamento crociato anteriore (LCA) le possibilità terapeutiche da intraprendere per risolvere il problema sono essenzialmente due: quella conservativa e quella chirurgica.
Qualora si opti per la seconda scelta, l’intervento viene eseguito in artroscopia e prevede due tempi operatori precisi:
- Nella prima parte si preleva il trapianto che andrà a costituire il nuovo legamento del ginocchio. Il trapianto può essere costituito o dai tendini dei muscoli semitendinoso e gracile oppure dal tendine rotuleo. La scelta del tipo di trapianto dipende fondamentalmente dalla tipologia di attività sportiva praticata dal paziente.
- Nella seconda parte invece si scavano degli appositi tunnel nella tibia e nel femore all’interno dei quali si fa passare e si fissa il nuovo legamento.
Ricostruzione del legamento crociato anteriore, è possibile una nuova rottura?
Qualora si verificasse un nuovo trauma distorsivo nel paziente con crociato ricostruito, la probabilità di rompere il nuovo LCA è, a parità di trauma, superiore a quella di rottura del legamento “originale”.
Questo può dipendere da vari fattori, primo fra tutti la buona integrazione e sinovializzazione del trapianto (cioè la capacità del ginocchio di “fare suo” questo nuovo legamento). Nonché dal fatto che comunque il nuovo crociato non ha quasi mai la medesima robustezza di quello nativo.
In realtà, la nuova rottura rappresenta un evento non così frequente. Questo anche perchè spesso lo sportivo che ritorna all’attività dopo l’intervento, specie se praticata a livello amatoriale, tende a prestare una maggiore attenzione nei contatti ed è più cauto nei contrasti, memore di quanto accaduto in precedenza.
Gli articoli scientifici quantificano questo rischio di ri-rottura del LCA come pari al 5-10% dei casi a seconda delle casistiche prese in esame.
Cosa succede in caso di rottura del LCA ricostruito?
Ma se il crociato ricostruito dovesse rompersi? Nel caso in cui avvenga la rottura del legamento crociato anteriore ricostruito, si dovrà procedere a un intervento di revisione del LCA. Questa volta usando come trapianto un tendine sano residuato al precedente intervento, o dal ginocchio controlaterale o da cadavere. In rari casi si possono utilizzare i legamenti artificiali, ma questa è una metodica che non apprezzo per svariati motivi.
L’intervento di revisione del crociato però non assicura gli stessi risultati della ricostruzione primaria. Uno studio multicentrico del 2017 conclude che le complicanze più frequenti di questa procedura sono la rigidità e il dolore anteriore al ginocchio, nonché una frequenza di rottura del secondo trapianto superiore al 10%.
Insomma, i pazienti sottoposti a ricostruzione del legamento crociato anteriore in artroscopia presentano comunque un rischio di nuova rottura per quanto ridotto. Ecco perché la cautela, specie per chi pratica attività sportive come il calcio (ma non solo) è d’obbligo. Soprattutto per gli sportivi di livello amatoriale che vogliono mantenere una buona funzionalità del ginocchio sul lungo termine.